Clima di contestazione – tra slogan, striscioni e bandiere della Palestina – a Brescia, dove il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha partecipato all’inaugurazione del corso di scienze politiche della facoltà di Giurisprudenza.
Il rettore Francesco Castelli gli ha consegnato la lettera firmata da 300 persone (studenti, docenti e personale) che chiedono al governo di prendere posizione in merito a quanto sta accadendo a Gaza. “Avvertiamo la necessità, ogni ora più urgente, di interventi capaci di far cessare l’orrore che da mesi e mesi cresce sotto i nostri occhi. Se non interverremo per arrestare l’orrore – si legge nella lettera – ne saremo corresponsabili, come affermano voci per fortuna sempre più numerose anche nella società israeliana e nella diaspora ebraica internazionale. Dall’interno e dall’esterno della comunità universitaria stanno arrivando rilievi critici sull’opportunità dell’invito al ministro Tajani. Non interveniamo su questo. Ci preme mantenere tutto il fuoco dell’attenzione sull’urgenza di porre fine all’orrore”.
Gaza, il ministro Tajani contestato a Brescia
All'università il ministro degli esteri è stato accolto da slogan, striscioni e bandiere della Palestina. Il rettore gli ha consegnato una lettera firmata da 300 persone che chiedono al governo di prendere posizione in merito a quanto sta accadendo a Gaza.